Il giorno del ricordo viene celebrato ogni 10 febbraio nella Nazione e nelle scuole. Serve per conservare la memoria di una tragedia che ha colpito l’Italia.
Alla fine della seconda guerra mondiale migliaia di italiani di Istria, Fiume e Dalmazia hanno dovuto abbandonare le loro case, i loro beni e il loro lavoro per sfuggire ad una tragedia.
Purtroppo moltissime persone sono state uccise e gettate nelle foibe: voragini, fosse, rocciose, a forma di imbuto rovesciato, create dall’erosione di corsi d’acqua.
ESULI
A bordo della nave, staccati da Pola
pensavano con ansia alle città
che li aspettavano.
Strappati alla loro terra
che sfilava con le coste bellissime
verso un domani ignoto.
E a Venezia una turba li accoglie
con grida ostili e rifiuta loro il cibo;
e a Bologna il treno non può fermarsi,
causa la folla nemica.
I bambini guardano intorno smarriti.
I genitori non hanno più niente da dare a loro.
II domani è un incubo.
Non li sentono fratelli gli Italiani,
una gente da rigettare, esuli.
Essi guardano tutto in silenzio
con gli occhi dilatati
dove le lagrime stanno ferme.
Il dolore di avere tutto perduto
si accresce di questo nuovo dolore.
Lina Galli
da Segreteria
del mercoledì, 10 febbraio 2021