Presentazione
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Da alcuni anni nella scuola primaria G.F. Damiani stiamo organizzando un atelier dei materiali di scarto domestico e naturali. Si tratta di un progetto che valorizza il riuso, che trasforma oggetti di uso comune in strumenti didattici multidisciplinari, a costo zero per la scuola, pienamente sostenibile dal punto di vista ambientale e economico. L'obiettivo è quello di utilizzare i materiali come mediatori didattici dell'apprendimento. Attraverso il loro utilizzo, e reinventando il contesto in cui questi materiali di uso comune vengono impiegati, i bambini possono sviluppare conoscenze, abilità e competenze trasversali. Pensiamo alle conoscenze scientifiche e matematiche, ad esempio. La materialità delle “cose” stimola la manipolazione, l'esplorazione plurisensoriale e l'individuazione delle loro proprietà, l'analisi delle caratteristiche fisiche attraverso la misurazione e l'osservazione e la composizione delle figure geometriche, il riconoscimento delle proprietà dei materiali legate alla loro provenienza, al loro uso comune e al loro riuso in contesto creativo. |
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A partire dall'analisi concreta degli oggetti, l'insegnante può guidare il bambino in un processo di progressiva astrazione, passando per la classificazione e il raggruppamento del materiale dell'atelier in base alle qualità e alle gradazioni delle qualità degli oggetti, veicolando così lo sviluppo di competenze logico-matematiche. I materiali di scarto possono poi essere utilizzati come strumento per sperimentare in ambito artistico: i materiali dell'atelier possono essere tasselli per la composizione e l'assemblaggio di nuovi oggetti, possono diventare strumenti musicali, possono supportare i bambini nell'acquisizione e nello sviluppo di un gusto estetico personale. I materiali sono inoltre vettori di immaginazione: ogni oggetto ha la propria storia, può evocare dei ricordi e stimolare la narrazione e l'uso della lingua attraverso il gioco simbolico. L'atelier che stiamo allestendo presso la nostra scuola primaria è dunque uno spazio in cui i materiali sono veicolo dell'apprendimento, ma diventa anche un'occasione per sensibilizzare i bambini e le famiglie nei confronti dell'ambiente. In questo spazio sarà incoraggiato il continuo riuso dei materiali e sarà importante il suo costante nutrimento. Le famiglie, ma anche le aziende, verranno infatti coinvolte nella raccolta del materiale di scarto, domestico e industriale, materiale utile per essere rimesso in gioco in contesto scolastico, così come portato avanti dal progetto REMIDA, ideato nel 1996 a Reggio Emilia, e come nell'esperienza Materiali Intelligenti, svoltasi presso il nostro Istituto nel 2017. |
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